domenica 19 ottobre 2014

EBOLA IN ITALIA: TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE


Virus Ebola
Il rischio che un malato di Ebola raggiunga l’Italia è di circa il 5-10% però, se la situazione in Africa non migliora nelle prossime settimane le probabilità che un paziente arrivi in Italia potrebbero aumentare.
Per prendere il virus

 occorre entrare in contatto diretto con i fluidi corporei di una persona che visibilmente infetta. I fluidi che contengono il virus sono muco, sangue, lacrime, saliva, vomito e feci.
I sintomi più ricorrenti sono l’insorgenza molto rapida di febbre, mal di testa, senso di debolezza, dolori alle ossa e ai muscoli. 
L’infermiera Romero, che ha contratto il virus, assisteva due malati di Ebola trasportati a Madrid dalla Liberia ed entrambi morti a causa della malattia.
Secondo la ricostruzione più attendibile, Romero sarebbe entrata nella stanza di uno dei missionari in due occasioni: una per cambiargli l’assorbente e le lenzuola del letto, un’altra per pulire la stanza dopo la sua morte. L’infermiera ha detto di non potere escludere di essersi toccata il viso con uno dei guanti usati nella stanza, mentre si stava togliendo la tuta protettiva.
Incidenti di questo tipo possono accadere ma sono sempre causati da errori o distrazioni.

Di seguito riportiamo il protocollo italiano:

Il protocollo italiano prevede che ci si avvicini a un malato di Ebola indossando camice impermeabile, doppi guanti impermeabili, mascherina, occhiali protettivi o maschera facciale, copertura impermeabile per le gambe e per le scarpe e copricapo. I guanti vanno cambiati quando presentano o si sospettano danneggiamenti o rotture. E le mani vanno sempre igienizzate prima di indossare un nuovo paio di guanti.

Se volete dire la vostra potete farlo commentando sotto!

Ti piace questo post? Bastano 3 secondi per condividerlo
Condividi su Google Plus

Nessun commento: